Se ce l’avessero detto qualche mese fa, quasi nessun trapanese ci avrebbe creduto. Date le misure di prevenzione, finalizzate a tutelare i cittadini e ad evitare il contagio da Coronavirus, non possiamo che prenderne atto: quest’anno le “Scinnute” non ci saranno!
La frase è icastica e per certi versi difficile da metabolizzare.
La “Scinnuta”, annoverata tra le tradizioni a cui i trapanesi (religiosi e non) sono più legati, sarà annullata. Il provvedimento, visto nell’ottica delle misure adottate dal governo nazionale, non poteva che esser necessario. Non si può isolare la capacità aggregativa delle “Scinnute” né, d’altro canto, si sarebbe potuto fare “uno strappo alla regola” alle norme in materia igienico- sanitaria, divulgate dall’OMS.
Il Covid-19, ha creato una situazione d’emergenza. Le manifestazioni a carattere religioso, sportivo, culturale entrano in collisione con la necessità di evitare assembramenti e contatti ravvicinate tra le persone. Cambiano gli stili di vita, per alcuni di poco e per altri in maniera più evidente.
«La situazione per Trapani è sotto controllo!» questo va detto. «Non ci sono dati che, sul nostro territorio, attestino la presenza di focolai di coronavirus». Questo va ricordato. «Nel caso in cui sussistessero delle necessità, Trapani sarebbe pronta ad affrontarle» questo conforta. Le parole del Prefetto Tommaso Ricciardi, pronunciate nel corso di una conferenza stampa avvenuta questa mattina, hanno permesso di ricordare , tra le altre cose, l’importanza «del lavoro di squadra» che si configura anche nella reciproca solidarietà.
Lo sforzo di uno vale di più se associato allo sforzo di altri.