È facile incorrere nel luogo comune quando si parla di sud e fuga di cervelli. È strategico usare a scopo dialettico o politico la questione del graduale spopolamento della città di Trapani. La cosa difficile è, invece, la programmazione di piani d’intervento ben definiti, che non trascurino la voce dei ragazzi e delle ragazze che hanno scelto d’investire e progettare il proprio futuro in questo luogo difficile (questa è l’accezione affibbiata, non a torto, alla nostra terra).
Non per adulazione né per autoesaltazione, da ieri, possiamo dire con fierezza che la complicità d’intenti, la sinergia d’azione, l’intuizione, la collaborazione delle istituzioni sommate al ruolo chiave delle associazioni, hanno trasformato la retorica in pragmatica.
In poche parole, si è data attuazione ad un progetto su cui per lungo tempo si è lavorato con tenacia e perseveranza. Ieri, a Palazzo D’Alì, alla presenza del Sindaco di Trapani Tranchida, dell’Assessora Patti, del Prefetto Ricciardi, della vicepresidente dell’Associazione Trapani per il futuro, Claudia Cardella, del Vescovo Pietro Maria Fragnelli, del Presidente di Sicindustria Gregory Bongiorno, del Dirigente scolastico dell’istituto d’istruzione superiore “L. Da Vinci- M. Torre” Miceli, del referente Consorzio ARCES Francesco Attaguile, è stato presentato un progetto ideato e messo a punto dall’amministrazione comunali di concerto alle associazioni.
Si tratta, nello specifico, della creazione di un grande cantiere culturale, all’insegna della rigenerazione urbana, del co-working, di laboratori e fab-lab, spazi espositivi e foresteria. Due sono le iniziative alla base del progetto, da un lato “PON Legalità 2014-2020” che, oltre a garantire l’accesso ad un finanziamento di 2.400.000 euro, è orientato alla riqualificazione dei capannoni dell’ex mattatoio comunale. Da luoghi in disuso e decadimento a laboratori artigianali e spazi formativi per migranti regolari.
Il progetto permette di “osare” il pensiero di una città partecipativa, viva e attiva oltre che multiculturale. Ulteriore garanzia, è il finanziamento di 278.000 euro, ottenuto dal Comune di Trapani in gemellaggio a quello di Alessandria.
Il finanziamento è supportato e completato da un “Accordo Quadro, Sinergie e lavoro per il futuro dei giovani trapanesi” che consta di piani d’azioni reali e collaborazione con i soggetti pubblici e privati che vogliano sostenere azioni capaci di assicurare “un futuro” ai giovani nel territorio trapanese.
Trapani per il futuro, che si è fatta promotrice di idee e collegamenti con vari attori privati e pubblici e che, in questa circostanza, ha fatto da longa manus all’amministrazione di Trapani non può che esprimere la propria soddisfazione.
È un pensiero collettivo, che nasce da una riflessione fondamentale, che è la rivendicazione dei “legami” e dell’importanza che ha l’essere ascoltati. Col tempo, siamo riusciti a tessere legami con vari agenti che hanno dato affidabilità, prim’ancora che sostegno materiale, ai nostri progetti e ai nostri ideali. A questo hanno creduto, di questo vogliamo prenderci un irrisorio (per noi fondamentale) merito che è quello di aver salvaguardato i nostri sogni e aver trovato interlocutori con la volontà di ascoltare.
Alla fine della conferenza è stato sottoscritto un accordo formale tra i soggetti qualificati nel campo del sociale, formazione, lavoro e imprenditoria che hanno manifestato con azioni concrete, la volontà di cooperare per lo sviluppo del territorio e per la realizzazione di quello che è un progetto di ampie vedute e di grande ambizione.